3 apr 2015

Un infinito















Stai tra i biscotti e il latte, nel primo muscolo mosso sotto la coperta, nel primo pulviscolo, nel primo osso, nel primo tutto quel che guardo dalla finestra aperta. Tu stai.

Nel primo muro che vedo, nel primo componente d’arredo, nel duro colpo d’alzare il culo dal letto. Tu stai. 

Il giorno che tutti fecero l'amore















Accade che un giorno di marzo, che le cose così sempre a marzo succedono, un uomo basso, di nome Dimitri, guarda una donna, Alina, negli occhi.

Dimitri fa il falegname, ha le mani grandi e dure, capaci di salda presa e di carezze ai figli leggere come piume.

Alina ha gli occhi più grandi di un quanto vorrebbe e anche se sembra sempre imbronciata col mondo, conosce bene il dolore e la fatica e questo la rende incondizionata discepola di compassione.

Sergio















Pronto?

Eh, senti:

Già quello che ti devo dire è complicato, quindi, per piacere, non mi interrompere.

Io l'ho capito in un momento preciso, che stavamo a quella festa e uno ha detto ad un altro "mi prendi il portafogli?", che quell'altro ci ha risposto "e qual è?"

e ti ho vista sussurrare "quello con la scritta brutto figlio di puttana".

Incontriamoci















Incontriamoci.

seconda stella a sinistra, che c’è un'isola che c’è davvero.

mi riconoscerai perché avrò del cioccolato in mano. Se farai tardi non ce l’avrò.

E allora mi riconoscerai perché mi conosci da sempre.


Incontriamoci a novembre, che a novembre non succede mai niente di interessante, facciamolo succedere noi.

28 nov 2014

Ubriaco


Con te contro il mondo.
In contrasto con il mio concetto di solo, concerto di assolo, con te, canto meglio.
Mi addormento contando metriche, mi sveglio grattandomi il mento, cantando contento, con te mi contendo la doccia.

5 nov 2014

Ciao.















Ciao.

Punto. 

Che "ciao" a volte dovrebbe bastare e basterebbe, se tu non mi chiedessi "cos'hai?"

perché è allora che il cuore comincia a battermi in mezzo alle braccia, sotto la gola, a nord dello stomaco, che se batteva pure prima, io non me n'ero accorto. 

Che il cervello, odioso cazzaro, si diverte a spararmi stelle ninja di input, proiettili di risposte inadeguate:

4 ago 2012

Spento da vicino















Che a volte uno sta seduto, magari a mezzo coma sul divano, che l'altro ci dice "oh, pigliami un po' quel fatto da lì" e quello non è che non lo vorrebbe fare, è che gli manca proprio la voglia, cioè quello non se la sente, non ce la fa, non vuole, non... no. 
Ecco, quando succedono 'ste cose uno poi passa sempre per quello che non vuole fare un cazzo, che uno è pigro, che non si applica e tutte quelle cose lì. Che la gente che ti vuole bene, ma pure quella che non, ci tiene che tu ti applichi, ci tiene ti impegni, che fai, che non è che puoi passa' la vita BUTTATO su un divano. Perché sul divano, come ci stai tu, ci stai buttato. Gli altri no, tu sì, o, comunque, tu stai più BUTTATO degli altri. Tu stai BUTTATO maiuscolo.

Dieci se va male
















Spalle appoggiate ad un muro bruciato
gusti una sigaretta stanca come un vino pregiato
capelli di lana nera legati sui pensieri
lasci cadere nel cielo i tuoi occhi neri
scuri e lontani come buchi nella carta
il cappotto t'abbraccia come una coperta
il freddo imbianca l'aria del tuo respirare
il tempo è brutto ma dovrà migliorare